Eugenia Kanaeva conferma il suo predominio assoluto conquistando anche il titolo casalingo di Niznij Novgorod, dopo quelli di Torino 2008, Baku 2009, Brema 2010 e il torneo qualificante di Minsk 2011. Il punteggio finale è di quelli stratosferici, 118.150 (CE 29.500; PA 29.700; CL 29.400; NA 29.550), ma ad impressionare è il 10 della difficoltà nella palla finale. Alle sue spalle la connazionale Merkulova, che ha preso il posto dell’indisponibile Kondakova. Sasha è medaglia d’argento con il totale di 116.425 (CE 29.050; PA 28.850; CL 29.200; NA 29.325). Sul terzo gradino del podio, in mancanza della terza russa, può salire l’azera Garayeva, staccata a quota 114.850 (CE. 28.850; PA. 28.950; CL. 28.400; NA. 28.650). Ai piedi del podio la bielorussa Charkashyna (112.700). E a seguire tutte le altre, compresa l’azzurra Julieta Cantaluppi, stabile in 14 posizione (il ranking del Mondiale di Montpellier) con il punteggio complessivo di 105.550, alle spalle, nell’ordine, dell’ucraina Rizatdinova (110.925), Trikomiti (107.450) e della greca Filiou (106.600), inserite con lei nel gruppo B. Julie parte al cerchio con un body vermiglio luminosissimo e ottiene un buon 26.450, tenuto conto, soprattutto, che l’azzurra apriva la gara. Alla palla, purtroppo, la sette volte campionessa  italiana perde l’attrezzo sull’ultimo rischio. Questo rotola mestamente verso la giuria e lei non può far altro che andarlo a recuperare al termine dell’esercizio, con gli occhi della tigre ferita. Il 25.950 tiene, comunque, la fabrianese in corsa, almeno fino al 26.950 della cipriota, fino a quel momento pari merito. Il 26.500 alle clavette e il 26.650 al nastro chiudono una programma che, a nostro parere, avrebbe meritato qualcosa in più. “Ho preso poco sul valore artistico – commenta la Cantaluppi, con a fianco la madre allenatrice Kristina Ghiurova – significa che torneremo in palestra per lavorarci sopra. Evidentemente non sono stata abbastanza espressiva e le composizioni non sono piaciute. Il nastro mi si è attaccato ad una caviglia e alle clavette ho commesso due imprecisioni corporee. Al di là di questo, tolto l’errore alla palla, dove non sono riuscita a chiudere un lancio troppo lungo, posso dire di aver avuto un riscontro molto utile in chiave olimpica”. In mattinata si era invece concluso il Concorso per Nazioni Juniores, vinto dalla Russia (109.850), davanti a Bielorussia (106.550) e Georgia (104.325). Ottava l’Italbaby composta da Sofia Lodi (PA 24.400), Greta Merlo (NA 24.550) e Carmen Crescenzi (CE 25.800; CL 25.450), con il punteggio complessivo di 100.200. Quest’ultima in particolare ha ottenuto l’accesso alle finali di cerchio e clavette, in programma domani pomeriggio a partire dalle 14.00 (le 12.00 italiane), con il 5° parziale in entrambe le specialità. Dalle 16.00 (le 14.00 nostrane) finali di specialità a squadre, con le Farfalle impegnate alle 5 palle e nei 3 nastri e 2 cerchi. Differita su Rai Sport 1 dalle 18.00 alle 20.25.